Tecnologie immersive: le differenze tra AR, VR e MR
AR, VR e MR sono sigle molto diffuse nel mondo degli Smart Devices, dell’Industria 4.0 e della Digital Trasformation ma cosa significano questi acronimi?
Realtà Virtuale
Tra le tecnologie immersive la VR, acronimo di Virtual Reality (in italiano Realtà Virtuale), è certamente quella più conosciuta.
La caratteristica principale della Realtà Virtuale è quella di consentire all’utente di isolarsi completamente dalla realtà che lo circonda, entrando in un mondo nuovo creato digitalmente.
Questo consente di poter trasportare l’utente in una nuova dimensione, in cui muoversi, compiere azioni e interagire, senza necessità di viaggiare o mettere a rischio l’incolumità dello stesso.
La tecnologia VR permette quindi di entrare in un mondo nuovo creato digitalmente, in cui immergersi completamente ed interagire con gli elementi in esso contenuti come se ci si trovasse davvero al suo interno.
La fruizione della Virtual Reality è permessa da visori specifici la cui caratteristica principale è quella di occludere completamente il mondo che ci circonda, sostituendolo con un mondo virtuale. Oggi sul mercato sono disponibili una grande quantità di visori VR, tra questi i più famosi troviamo i visori HTC Vive e Facebook Oculus.
Questa tecnologia apre possibilità pressoché infinite in quasi tutti i settori, troviamo infatti applicazioni in svariati ambiti tra cui l’entertainment, il real estate e l’industria.
Proprio nell’industria la possibilità di trasportare l’utente in nuove dimensioni abilita nuove modalità di training, particolarmente indicate in scenari complessi o ambienti pericolosi, dove, grazie alla VR, si apre la possibilità di effettuare training senza mettere a rischio la salute degli operatori, la sicurezza dell’impianto o la regolare produttività.
Realtà Aumentata
Molto più vicina alla realtà che ci circonda troviamo l’AR, acronimo di Augmented Reality (in italiano Realtà Aumentata), tecnologia in forte crescita negli ultimi anni.
La Realtà Aumentata, come fa intuire la parola stessa, consiste in una tecnologia che aumenta la realtà grazie alla sovrapposizione ad essa di elementi e informazioni aggiuntive digitali, come percorsi, immagini, video, istruzioni ed oggetti.
Al contrario della VR, l’Augmented Reality può essere fruita attraverso un maggior numero di dispositivi. Infatti, quasi tutti gli smart devices dotati di fotocamera sono in grado di erogare esperienze in Realtà Aumentata. In particolare, gli strumenti più utilizzati sono Smartphone, Tablet e visori specifici, questi ultimi indicati qualora vi sia la necessità di avere un uso a mani libere.
Grazie alla possibilità di aggiungere informazioni al mondo circostante, la Realtà Aumentata è oggetto di una forte crescita nell’ultimo periodo, trovando applicazioni tra i quali l’entertainment, l’editoria, l’arredamento, l’istruzione, la medicina e l’industria.
Alcuni possibili casi d’uso sono istruzioni e procedure guidate, condivisione della visuale con aggiunta di informazioni, supporto remoto e visualizzazione di dati.
Realtà Mista
Tra la VR e l’AR troviamo la MR, acronimo di Mixed Reality (in italiano Realtà Mista).
La Realtà Mista unisce le peculiarità delle altre due tecnologie per creare un mondo dove reale e virtuale convergono, adattando i contenuti digitali in base alle caratteristiche del mondo circostante, permettendo di interagire indistintamente con oggetti reali e digitali.
Questa è sicuramente la tecnologia più avanzata e richiede un hardware molto specifico. Per fruire della MR è infatti necessario usare visori dedicati, dotati di una moltitudine di sensori in grado di mappare il mondo circostante e di comprenderne la sua struttura.
I visori più famosi sono senza dubbio la serie Hololens di Microsoft ed il visore Magic Leap 1.
La Mixed Reality grazie alla completa integrazione tra reale digitale apre interessanti scenari d’uso.